Da librieopinioni.com del 19 novembre 2023
Salvatore Fazio (detto Massimo) “Il Tornello dei Dileggi”
A cura di Luigia Chianese
Ottimo libro. La prima cosa che si nota in questa lettura sono i periodi brevi, le frasi corte, e, principalmente, le parole giuste; giuste nel senso di uniche ed essenziali, dirette ed efficaci. Questo lo stile scelto da Salvatore Fazio per il suo primo romanzo.
Questo breve racconto sembra scritto come una commedia, come se debba andare in scena; perché mentre leggi, vedi le persone ed i contesti, come immagini proiettate. In scena, però, vi è la vita ed i sentimenti non una semplice situazione da narrare.
Secondo elemento degno di nota sono i pensieri dei personaggi. All’apparenza disordinati ma allo stesso tempo ordinati, come in un labirinto. Sono meravigliosi, a volte contorti, pieni di paure e sofferenze, è come entrare letteralmente nelle teste e nelle emozioni dei soggetti narrati. Con pensieri così esposti, direi nudi, è stato quasi un obbligo, secondo me, da parte dell’autore, rendere tutto molto dinamico e sopra le righe, direi a tratti travolgente ed emotivamente coinvolgente.
Altro, o meglio, terzo punto interessante sono i luoghi. Da come ho compreso, dall’aletta della copertina, sono quelli della vita dell’autore – per la serie, scrivi di ciò che sai – e sono descritti, anche questi, il giusto; sono come spruzzi su tela, sono come le pennellate del periodo newyorkese Jackson Pollock, veloci, dinamiche, significative, strette e larghe; così sono i luoghi descritti e sono tutti luoghi vagamente surreali, sfumati sul fondo della narrazione ma essenziali per il quadro d’insieme.
Secondo me è una lettura molto piacevole e bella, ma complessa nella sua struttura; una narrazione quasi onirica, con un finale decisamente poco ordinario e sicuramente interessante; ma non vi spoilero su questo; accattatev’o libbro!
Protagonista maschile e principale è Paolo da un estratto a pagina 13:
Un uomo serio e deciso, determinato e coraggioso
E i suoi ragionamenti non fanno una piega,
danno fastidio all’onda del fittizio perbenismo.
Ma è anche amante del viaggio:
montagne e penisola iberica le sue passioni.
E i suoi ragionamenti non fanno una piega,
danno fastidio all’onda del fittizio perbenismo.
Ma è anche amante del viaggio:
montagne e penisola iberica le sue passioni.
Lui è uno scrittore, ma anche pittore, musicista, oratore e principalmente consulente filosofico (molto simile all’autore del libro), è un personaggio pubblico e chiacchierato e s’è innamorato di Adriana; ma la sua donna è Giovanna, donna che non ama più, ma a cui vuole bene e con cui condivide un grande passato.
Vi è, poi, Adriana, donna dal – Corpo esile e seni tondi – che – sceglie – di – viverlo – Paolo. Lei scegliedi smettere di frequentare Gino per Paolo, sceglie di superare le sue paure e i fantasmi suoi e di Paolo.
Il fulcro del testo, per me, sta nel desiderio e nella necessità di volersi sente unico per qualcuno: ed è questo l’amore che esce dal libro e attraversa l’anima del lettore; l’amore vero, privo di fronzoli inutili; un amore che mira alla serenità e alla semplicità, dove si vuole e si può restare e tornare: da un estratto a pagina 65:
Questo Adriana. Stiamo stringendo
nell’intimismo il nostro conoscerci.
Rivelazioni personali, l’amore come è giusto che sia,
con le tensioni e con il perdonarsi,
sino a gettare, su questa terra, carne nuova.
Un ultimo elemento balza agli occhi: nel libro ci sono una marea di riferimenti musicali, che divertiranno tanto il lettore, Battiato nominato ovunque, frasi di Vasco Rossi, etc. … tutto questo aiuta a rendere la storia d’amore tra Adriana e Paolo, viva, intensa, piena di pathos e sconvolgimenti. Si gioisce e soprattutto si soffre insieme ai protagonisti. Grazie all’abilità narrativa e linguistica di Salvatore Fazio il lettore viene catturato fino all’ultima riga, perché fino alla fine non si sa della sorte dei personaggi, la suspense è assicurata. Questo romanzo merita un bel posto nella bella narrativa italiana post moderna.