Da La Sicilia del 14 marzo 2021
La Sicilia che guarda il mondo
L’antologia. Ventiquattro scrittori si misurano con la propria terra d’origine un vero e proprio “viaggio emozionale” nel cuore dell’Isola, curato da Giusy Sciacca
Da sempre la nostra terra è stata fonte d’ispirazione per scrittori più o meno famosi. C’è una Sicilia “timbrata” in modo indelebile dalle penne di Pirandello, Sciascia, De Roberto. C’è la Sicilia dei viaggiatori (con Goethe in testa). E c’è una Sicilia della “nuove leve” o giù di lì. Penne impegnate, stravaganti, eleganti, dissacranti. Penne capaci di raccontare le mille sfaccettature di un’Isola dai caratteri dissonanti. A raccogliere le voci dell’isola, ventiquattro per l’esattezza, ci ha pensato una raffinata, intelligente e vulcanica scrittrice e blogger: Giusy Sciacca. A lei, la casa editrice Edizioni della Sera, ha affidato l’antologia “Siciliani per sempre – Viaggio emozionale nel cuore della Sicilia” (pp. 190, euro 12,00) dominata in copertina dal magnifico spettacolo del Teatro antico di Taormina, e con l’illuminata prefazione del sicilianissimo, ed orgoglioso di essere tale, Mario Venuti, artista dalla sensibilità palpabile.
«Non esiste un solo modo per rap- presentare la profondità e la bellezza della cultura siciliana. – spiega la curatrice dell’antologia – La Sicilia è una fede, una contraddizione ammaliante, una seduzione perpetua. Forse un’ancestrale stregoneria o una patologia dell’anima. È la consapevolezza di appartenere a quel luogo dove i miti si annidano ancora sui fianchi dell’Etna, dentro ogni onda del Mediterraneo e rinascono nella bellezza di un’Isola senza confini. Quando Stefano Giovinazzo mi ha proposto il progetto è a questo che ho pensato: il modo migliore per rappresentare la Sicilia è rispettarne e rendere al lettore la sua multiformità percorrendola lungo le tre coste e al suo interno attraverso una narrazione inclusiva e corale. Le autrici e gli autori che ho invitato hanno già una storia di scrittura alle loro spalle. Li stimo tutti moltissimo e li ringrazio per aver accolto con entusiasmo la mia chiamata».
«Quando mi è stato chiesto di scrivere la prefazione a “Siciliani per sempre” – aggiunge Mario Venuti – ho risposto subito di sì perché indissolubile è il legame con la mia terra. Torno sempre a lei come Ulisse alla sua Itaca».
Felice la scelta degli autori, tutti di altissimo livello, da Grazia Pulvirenti, il cui ultimo romanzo è entrato tra i 25 libri che si contenderanno la finale del Premio Strega, a Vincenzo Galluzzo, (tra l’altro storico autore di programmi per la Rai) a Marta Aiello, da Jim Tatano ad Angelo Orlando Meloni, Luciano Modica, e ancora Leonardo Lodato che dichiara: «Forse, con “Fast Forward” ho deviato dalla strada maestra, ma il piacere di prendere parte a questa “compilation” di scrittori siciliani è per me un tuffo nel cuore della nostra Isola. Un cuore che sta tanto nelle viscere del Vulcano quanto nelle profondità del mare. Ecco perché ho premuto il piede sull’acceleratore delle mie emozioni, nella speranza di riuscire a trasmettere emozioni pure a chi non conosce questa terra, e a richiamare ad una consapevole presa di coscienza chi ci vive e, spesso, non si accorge del regalo che ci ha fatto l’esistenza lasciandoci nascere qui», e Salvatore Massimo Fazio, che protegge il sentimento dell’amore puro con una vendetta che mette i brividi gridando al miracolo insospettabilissimo: «È sempre interessante quando ti propongono di far parte di una antologia. Per lo stesso editore mi è capitato lo scorso anno, con “Catanesi per sempre” dove narrai una storia creata nel quartiere dove sono nato e cresciuto, Cappuccini, sino a migrare nella provincia etnea, romana e piemontese. Da quest’ultima mi sono ispirato per il mio racconto in “Siciliani per sempre”, dove il messaggio sarebbe quello di invitare a mettere ordine nelle menti astratte e ‘malate’, non alludo a patologie, di certuni pseudo-tutto, spinti da viscerale arroganza che nulla hanno a che fare con l’ironia, e che anche in tema di sentimenti si arrogano il diritto della prepotenza e della verità».