Da SicilyMag.it del 31 dicembre 2024
“Leuta”, avamposto di sicilianità nel Mediterraneo. Mario Falcone: «Il nuovo equilibrio lo ritrovi al punto di partenza»
«L’unico copyright che possiedo è quello sulla mia vita e sulle mie scelte umane e professionali, tutto il resto è fiction». Geniale, ardito, oculato, lo sceneggiatore messinese, dopo una carriera di romanzi, poesie e fiction tv di successo, torna con la fantasmagorica “Leuta”, dove ancora una volta la disperazione esistenziale appartiene a uno scrittore. Reduce dalla candidatura all’ultimo Strega per la poesia, Falcone è un motore inarrestabile di arte e creatività che ancora una volta stupisce
Pubblicato dall’indipendente Arkadia (casa editrice sarda che annovera diversi autori siciliani nel suo parco autori, tra questi anche il catanese Vladimir Di Prima e il panormita Rosario Palazzolo, ambedue candidati allo Strega), “Leuta” (pp. 236, € 18,00) sancisce il ritorno alla narrativa del messinese Mario Falcone, da oltre 40 anni cittadino romano dove si è affermato tra gli sceneggiatori più noti d’Italia: si ricordano di lui fiction televisive quali “Anita Garibaldi”, “Cuore, “De Gasperi”, “Einstein”, “Ferrari”, “La guerra è finita”, “Padre Pio” e vari altri. Il suo libro precedente – “Piccole pietre”, La Feluca Edizioni, candidato allo Strega nella sezione poesia, ne ha confermato il grande talento narrativo e la capacità di evocare emozioni profonde, proprio come succede nelle sue sceneggiature e nelle sue poesie. Tornando al suo debutto in Arkadia, il romanzo è ambientato sull’isola di Leuta, vera o immaginaria che sia lo dirà il lettore, ed esplora temi universali come memoria, identità e appartenenza.
La coralità delle voci, l’ambientazione vivida e l’intreccio tra reale e metafisico rendono l’opera intensa e coinvolgente. Con una scrittura raffinata, Falcone alterna momenti contemplativi e accelerazioni narrative, mantenendo viva l’attenzione. “Leuta” è un libro consigliato per chi cerca emozioni autentiche e riflessioni profonde, un’opera di grande spessore che lascia un segno duraturo. Il romanzo, che si è aggiudicato il #librocopertina nel nostro blog Massimo Volume nello scorso novembre, ci ha invogliato ad una chiacchierata con l’autore che si è gentilmente prestato per il nostro webmagazine (clicca su webmagazine per leggere l’inter intervista dal portale SicilyMag.it).