Da Letto, riletto, recensito! del 1° dicembre 2024
È “9 storie luminose in cui il bene è il male”
(Il ramo e la foglia edizioni) di Jo Güstin
è il ConsigLibro Dicembre 2024
Fuori in Italia lo scorso 22 novembre il volume che presentiamo e scegliamo come #librodelmese (da noi chiamansi #ConsigLIBRO) dicembre 2024 è un raro gioiello di quelli tradotti che approdano nella penisola, grazie all’ oculata e attenta ricerca di editori che resistono per la qualità e la novità che consegnano ai lettori.
Jo Güstin, con “9 storie luminose in cui il bene è il male“, (Il ramo e la foglia, pp. 92, € 13,00) ci offre un’opera che vibra di un’energia profonda, capace di illuminare temi universali attraverso una lente unica. Questa raccolta di racconti si distingue per la sua capacità di coniugare una narrazione intima e personale con una riflessione sociale di ampio respiro, ponendo l’accento su questioni legate all’identità, all’appartenenza e alla resilienza.
Le nove storie che compongono questa raccolta sono legate da un filo conduttore: l’idea della luce come metafora di speranza, rivelazione e guarigione. Ogni racconto rappresenta un microcosmo unico, abitato da personaggi complessi che si confrontano con le ombre delle loro vite, cercando, e talvolta trovando, un bagliore di chiarezza o redenzione. Jo Güstin esplora una varietà di temi, tra cui la migrazione, l’identità queer, le dinamiche familiari e il rapporto con le radici culturali. La sua scrittura è potente e poetica, capace di catturare la fragilità e la forza dell’esperienza umana. Ogni storia invita il lettore a immergersi in mondi diversi, offrendo prospettive inedite e spesso sorprendenti.
In “9 storie luminose” è pregnante lo stile narrativo dell’autrice franco-camerunese, è infatti la sua prosa ricca di immagini evocative e di una musicalità che rende ogni pagina un piacere da leggere. Il ritmo varia a seconda del tono della storia, alternando momenti di introspezione lenta e meditativa a passaggi più vivaci e drammatici. Inoltre, l’autrice non teme di sperimentare con le forme narrative, inserendo elementi di oralità, frammenti poetici e dialoghi incisivi. Questo approccio rende ogni racconto unico e coinvolgente, una testimonianza della versatilità artistica di Jo Güstin.
I protagonisti dei nove racconti, sono complessi e profondamente umani. Jo Güstin riesce a dare voce a un’ampia gamma di esperienze, creando personaggi che restano impressi per la loro autenticà. Che si tratti di una giovane donna in cerca della propria identità sessuale, di un migrante che affronta il trauma della separazione o di un anziano che ripercorre i ricordi di una vita passata, ogni figura emerge con una forza narrativa straordinaria.