Da La Sicilia del 9 gennaio 2021
Se le vite dei personaggi vengono raccontate con brio e ironia
L’autore narra le vicende di tanti personaggi noti e meno noti al grande pubblico: dal poeta Bob Kalfman al velocista Peter Norman, da Billy Wilder regista a Jarno Saarinen motociclista e tanti altri, facendone delle biografie in formato di mini racconto con tanta ironia e godevolissima lettura. Ognuno dei personaggi che viene narrato da Stefano Domenichini in “Non sapevo che passavi”, (Arkadia, 2020), hanno la peculiarità della ricerca fatta dall’autore di fonti reali, dove s’attinge con piacere ironia a immaginari palcoscenici di vita. Ad ogni capitolo il lettore trova modo di nutrirsi di rilassanti e piacevoli spaccati di vita, anche molto divertenti, in quella che è un’ottima prerogativa dell’autore: brevi e concisi. Ma forse il segreto del successo di questo libro, che sancisce il ritorno dell’emiliano, sta proprio nella velocità di scrittura e relativa percezione di scorrevolezza per chi legge. Molto interessante ad esempio il capitolo su Bob Kalfman, dove veniamo portati a spasso negli anni ’50, conoscendo un personaggio oltre la sua arte poetica che viveva piccole difficoltà umane, come quella di non saper guidare l’automobile che però troverà un’oasi di tranquillità solo quando si imbarcherà nella marina mercantile. Esilarante quanto attinto dal vero, la narrazione sulla Regina Elisabetta a Buckingam Palace con il consorte Filippo che beveva birra nel calice di champagne. Sono tantissimi gli aneddoti che racconta tra molto reale e poca fiction, o forse tanta ma che supera la verità, che si consigliano vivamente da leggere con passione in questo piccolo quanto simpatico libro.