Da La Sicilia del 30 marzo 2020
È di giorni fa la notizia che Francesco Totti è stato proclamato il capitano più amato dai tifosi della Roma (fonte RomaNews.eu). È pur vero che nello stesso storico momento vissuto dal campione del mondo 2006, apprezzato e in campo e fuori dal rettangolo di gioco, si è imposto all’attenzione del tifoso romanista ‘Capitan futuro’ al secolo Daniele De Rossi. Diverse le pubblicazioni sul campione, ma su tutti spicca il libro di Alessandro Oricchio, ‘Daniele De Rossi. Uno di noi‘ che nonostante i tempi di blocco causa covid19, continua a presenziare nell’informazione libresca sportiva. Vuoi perché Oricchio è un raffinato scrittore nonché traduttore di livello tra i maggiori apprezzati in Italia (per Efesto edizioni ha tradotto di Ahmel Echevarria ‘Bufali in marcia al mattatoio’), vuoi perché il libro narra la sua intera carriera, dall’esordio fino all’ultima partita in giallorosso in una sequenza cronologica in cui ci si sofferma sugli eventi più importanti: gol, prestazioni particolari, gesti e gesta indimenticabili.
«La carriera di DDR16 sfiora l’unicità – incalza Oricchio che contattiamo telefonicamente -. Giovanissimo è campione del mondo nel 2006 con la stessa Nazionale del suo Capitano alla Roma. È rappresentante di quell’amore del tifoso più ardito e infuocato. Un vero e proprio manifesto del tifo romanista. È stato la speranza dei tifosi che lo hanno battezzato a loro trascinatore».
Un libro, con una nota di Claudio Ranieri, che ci ricorda personaggi come Angelo Massimino, Gigi Riva o Walter Zenga, che hanno anteposto una sola bandiera a tutto ciò che veniva dopo.