Dopo il successo di “Nessun Dorma”, della giornalista culturale e scrittrice Eliana Camaioni (tre ristampe in pochi mesi, una piéce teatrale e un grande riscontro di pubblico, critica e anche pedagogica, nelle scuole il tour è stato impressionante per passaparola e infaticabilmente continua ad essere richiesto) diventato un piccolo caso editoriale, dal 21 marzo in libreria troviamo il prequel del sorprendente successo. Il titolo è “Portami con te” e a anche questa nuova pubblicazione è editata dall’etnea Algra Editore (pp. 202, € 16,00). Uno young-adult che, come il ‘fratello’ maggiore, ci tiene a sfuggire alla classificazione di genere, inserendosi anch’esso nel solco di quella che l’ex magistrato e autore di capolavori indiscussi della letteratura contemporanea, Domenico Cacopardo, a proposito di “Nessun Dorma”, definì come “un’opera coraggiosa che meriterebbe un pubblico vasto e abituato alle sperimentazioni”. «E’ una storia d’amore con tanta avventura al suo interno» spiega l’autrice, Eliana Camaioni, «che si mescola anche alla storia, alla letteratura, con un focus sugli intellettuali stranieri di inizio secolo e sul rapporto natura vs ragione del grande Giacomo Leopardi. Ci sono luoghi e monumenti di Praga, leggende, e ovviamente misteri urgenti da risolvere». Ambientato nella Messina degli anni ’90, l’opera ha un target duplice, adolescenti e adulti, ma non solo, basica è una mission precisa, ce ne parla? «Raccontando il mondo con la voce di una diciottenne, che è la stessa protagonista, Alianna Braschi, del precedente romanzo, nelle vesti di direttrice del museo di Messina, vent’anni dopo (n.d.r), attraversando con lei tutta la gamma di sentimenti che ogni storia d’amore porta con sé: dall’affetto all’attrazione, passando per l’amicizia; dalla passione che transita anche verso la sofferenza, la rabbia, la gelosia, il dolore e il rancore» spiega la Camaioni, «ho provato a dare un epilogo diverso a quello che è il sentimento più inflazionato al mondo: sarà il coprotagonista Marco Stagnoli, col quale Alianna vivrà la più intensa delle avventure, a ribaltare ogni cliché, dando prova di amore incondizionato, offrendo così ai più giovani una prospettiva più elevata del rapporto fra due persone, e un modo di amare che superi gelosie e personalismi».

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Per i giovani. Ma il suo è un young adult: per quest’ultimi? «Agli adulti», sorride l’autrice «voglio far battere nuovamente il cuore. Far ricordare loro che cosa sia la potenza del sentimento che muove il sole e le altre stelle: vorrei che si innamorassero di nuovo, non solo di qualcuno in particolare ma soprattutto di sé stessi e della propria vita, anziché sprofondare nel grigiore della quotidianità, che confina l’innamoramento a un lontano ricordo di gioventù». Non le sembra azzardatamente utopico tutto ciò? «No che non lo è! È solo un enorme luogo comune, quello secondo il quale la vita di adulto, e il lavoro, equivalgono a disillusione e sofferenza. Che finisce col generare attorno a sé altra tristezza e altra rassegnazione: dimenticando che l’amore è la forza che fa fiorire il mondo a primavera, è l’intelligenza universale che muove le cose. Amare il proprio lavoro, la propria vita, amare ciò che si è, e non smettere mai di cercare la propria anima gemella: ve lo immaginate cosa sarebbe, un mondo pieno di gente così?» Una piccola casa editrice, che negli anni si è affermata su più generi e che non erra a lanciare arditi argomenti, trattati con la bellezza del buon vivere.