Da La Sicilia del 2 dicembre 2022
Il mercato delle persone è una lama affilata
Arrivano, li aiuti, cacci, insegui, accogli. Dal fronte lo scandalo del mercato delle persone, ce- lato dalla fittizia cooperazione. Abu- sati: operatori, cittadini, nostri fratel- li giunti da altre parti. Lo sappiamo dai media, dall’una e dall’altra fazione po- litica, gareggianti a spararla più gros- sa. Passeggi: in una vetrina un libro, riconosci che è di quell’editore, s’intitola “Male a Est” di Andreea Simionel (Italo Svevo edizioni, pp. 270, € 18), ti rimane impresso nella mente.
Sorprendente! La protagonista si chiama Andreea, come l’autrice; l’autrice che vive a Torino, come la protagonista vi è emigrata, perché il papà andò via anni prima, perché al confine moldavo, in Romania, non vi erano sbocchi per campare né lui né la famiglia. La protagonista alla stregua dell’autrice: non autobiografico ma innovativo. È un romanzo che indica nuove leggi, nuove ipotesi che la Simionel ha vissuto e vive sulla propria pelle. C’è disprezzo certo, ma non come è inteso da chi desidera far la guerra per quelle fazioni succitate, per nulla, c’è un disprezzo verso l’origine del gesto.
Deve capire come apprendere una nuova lingua, le sue regole, i suoi movimenti, le retoriche figurate. É forte il romanzo dell’autrice romena, c’è la piaga, l’apice della lama che ti punzecchia, ma tu sei lì, forse ce la fai, forse ti integri, che per integrarti a Turin, due sono le opzioni, le cono- sciamo, non le ripetiamo, eppure resisti e forse riesci, ma la vergogna ti prende, strapazza e disintegra e tu resisti, anche senza fierezza, ma resisti e ci sei: quella cartolina che fu l’Italia grazie al satellite, tale non è, ma tu cambi e risorgi e lasci testamento, da viva, un incipit per leggere l’immigrazione come mai era stata intesa!