Da La Sicilia del 08 marzo 2022
Il gusto dell’avventura e del mistero
Paolo Restuccia, regista de “Il ruggito del coniglio”, torna in libreria con “Il colore del tuo sangue”, romanzo in cui la giovane film-maker Greta Scacchi viene indagata per omicidio
«Nessuno dei personaggi citati ha un riferimento diretto nella storia, tranne il fatto che Greta Scacchi e Marina Suma sono due attrici e il romanzo parla anche di cinema. Mario Rapisarda invece richiama il nome del poeta catanese. Quando scelgo un nome mi lascio trascinare dal suono, dai richiami misteriosi che vengono evocati nella mia mente.» Esordisce così davanti a degli involtini primavera nel cuore di Roma, Paolo Restuccia autore dell’ultimo Sidekar di Arkadia Editore (pp. 268, € 17). Il regista de “Il ruggito del coniglio”, programma che da quasi 30 anni va in onda su Radio2 RAI, torna con “Il colore del tuo sangue”, romanzo in cui la giovane film-maker Greta Scacchi è indagata per omicidio. Quasi, se non del tutto profetico, Restuccia racconta che l’incipit è nato nel 2009, da un documentario della tv elvetica, che parlava di guerra chimica e batteriologica: «Così è nato il Biolab che c’è nel romanzo. La prima stesura l’ho conclusa nel 2019, dunque il Covid mi è scoppiato tra le mani, ma per non riempire il romanzo di mascherine, nella seconda stesura, l’ho ambientato non adesso ma tra qualche tempo quando spero che tutto sarà finito.»
Un romanzo che cura l’alternanza temporale tant’è che asserisce che: «La gestione del tempo è forse il principale lavoro del narratore. Anche Ulisse quando comincia a narrare le sue peripezie ad Alcinoo, dice: “Quale dovrò narrarti per prima, quale per ultima?”, è il nostro dubbio di sempre. Volevo creare una tensione crescente nelle brevi scene che si svolgono al presente sotto la dicitura “Adesso”, e intanto sviluppare la storia nelle parti più estese al passato sotto la scritta “Prima”. Poi c’è una svolta decisiva, che è anche stilistica in senso stretto perché Prima e Adesso si uniscono in un’unica scena che va avanti con l’uso del tempo presente ed esplode l’azione. Poi tutto si ricapitola e si chiarisce, o almeno quasi tutto.» Inserito a pieno titolo nel mondo della comunicazione, oltre al già citato programma radiofonico, Restuccia è fondatore della scuola di scrittura Genius, e il suo parere sull’editoria è che «Ogni editore cerca l’autore giusto, ma poiché questo è un compito faticoso, talvolta chi gestisce le collane di narrativa delle major sembra scegliere per pigrizia dai serbatoi delle amicizie e delle conventicole; Le case editrici indipendenti, invece, scelgono sempre con passione ma poi non hanno la forza anche economica necessaria per far conoscere i loro autori.» “Il colore del tuo sangue” affronta anche il tema dei generi sessuali, passioni, sentimenti: è un monito a smetterla con razzismi e omotransfobie varie? «Sì, la vedo così, senza nemmeno fare tanti discorsi, poi la protagonista ha 25 anni e mi sembra che i ragazzi di quell’età oggi siano in larga parte più legati ai sentimenti e all’istinto piuttosto che alle norme sociali.» Per scrivere quello che critica e pubblico hanno già valutato come uno dei migliori romanzi di innovazione dell’ultimo decennio, a Restuccia chiediamo se sceglie ambienti specifici dove scrivere e ispirarsi. La sorpresa non manca: «Scrivo dappertutto, anche in metropolitana sulle note del telefonino, poi aggiusto il testo nel mio studio tra i libri che mi fanno compagnia. Non ci sono periodi vuoti di scrittura, ma vuoti di scrittura romanzesca. Nel senso che continuo a scrivere tante cose, magari solo per me, mentre aspetto che da qualche parte nella mia testa si crei una nuova storia adatta a diventare un romanzo.»