Da La Sicilia del 28 ottobre 2024
Il giornalista eroe in cerca di verità
Ambientato nel 2035, il libro ci catapulta in un mondo in cui i cambiamenti climatici hanno devastato l’ambiente, con il mare che ha inghiottito il 14% delle terre emerse
Nel panorama letterario contemporaneo, “Ousmanne Olman – Il predestinato” (Algra, pp. 312, € 20), nuova fatica letteraria di Cirino Cristaldi si distingue per l’audace narrazione e l’acutezza nel descrivere un futuro non troppo lontano, ma già inquietante. Ambientato nel 2035, il libro ci catapulta in un mondo in cui i cambiamenti climatici hanno devastato l’ambiente, con il mare che ha inghiottito il 14% delle terre emerse. Questo scenario di crisi ecologica non è solo un contesto, ma un vero protagonista che influenzerà le vite dei personaggi. Il protagonista, Ousmanne Olman, è un giornalista eroe che con determinazione scopre la verità sul monopolio energetico della Suntech, colosso tecnologico che affonda tutte le speranze. Ousmanne non è solo un testimone passivo degli eventi bensì si pone come ricercatore della verità, spinto dal senso di giustizia e dalla volontà di smascherare i segreti oscuri che si celano dietro le scelte politiche e economiche del suo tempo.
Nel narrare questa vicenda, non nasconde le ombre dietro ai successi: una cosa che accade in diversi ambiti: «La Suntech rappresenta un simbolo di potere dunque di controllo. La sensazione di oppressione che deriva dal dominio di una sola entità su risorse vitali non è solo una questione economica, ma solleva interrogativi etici e sociali, invitandoci a riflettere sulle conseguenze delle nostre scelte attuali. Solo temi universali come la libertà, la responsabilità e la lotta contro l’ingiustizia, possono riportarci al benessere». Il romanzo non è privo di tensione e colpi di scena. Le sequenze di azione, abilmente orchestrate da Cristaldi, tengono il lettore incollato alle pagine. Ousmanne si trova coinvolto in situazioni ad alto rischio, dove la sua vita è costantemente in pericolo. La presenza di sangue e violenza non è mai gratuita; serve a sottolineare la gravità della situazione in cui si trova il protagonista e, per estensione, l’umanità stessa. Tuttavia, accanto all’azione, c’è spazio anche per l’amore. «La dimensione romantica introduce una nota di vulnerabilità nel protagonista, rendendolo più umano e avvicinando il lettore alle sue emozioni. L’amore diventa un faro di speranza in un mondo altrimenti desolato, un motivo che spinge il protagonista a lottare per la verità e a salvare ciò che resta della civiltà». Non solo avventura e azione, ma anche amore e riflessione profonda sulle sfide contemporanee. «Le questioni legate al cambiamento climatico, alla giustizia sociale e all’influenza delle corporazioni sulla vita delle persone sono attualissime e vengono trattate con uno sguardo critico. È bene interrogarsi sulle conseguenze delle proprie azioni riflettendo su come le scelte individuali e collettive possano avere un impatto duraturo sul pianeta». In un momento in cui la narrativa distopica guadagna sempre più terreno, “Ousmanne Olman” si distingue per la sua capacità di unire intrattenimento e profondità: ne conviene? «L’idea si presenta come romanzo volutamente provocatorio, capace di intrattenere. Scegliere uno stile incisivo con visione lucida del futuro, aiuta a non dimenticare le lezioni del presente. La lotta di Ousmanne non è solo la sua, ma riguarda tutti. Un appello, pertanto, a prendere coscienza senza rimanere in silenzio di fronte alle ingiustizie: un invito a sognare un futuro migliore, ma anche a combattere per esso.»