Da La Sicilia del 13 giugno 2021

I segreti che emergono dal passato

Stefania Nardini ne “La combattente” (Edizioni E/O, pp. 156, € 15) uscito mercoledì 9 giugno, narra delle strane sorprese che possono trovarsi ad affrontare le donne che rimangono vedove. Angelita è una giornalista scrittrice che da giovane durante un servizio sulle condizioni di vita dei malati mentali incontra Fabrizio che lavora nel campo cinematografico, anche lui sul luogo per un servizio simile nel fare riprese sulla tematica. I due di primo impatto vivono un contatto scontroso, ma superate le diversità comportamentali, nasce una relazione che li vedrà uniti in matrimonio, per trent’anni, coronata dalla nascita di un figlio. Dopo questo lungo tempo di unione Fabrizio muore di cancro lasciando la moglie nello sconforto più buio, classico da lutto. La vita cambia e riserva bastonate tant’è che Angelita viene travolta in un turbine emotivo, in quanto oltre al dolore della perdita dell’uomo col quale ha relazionato e amato per tutta la sua vita e con tutto il suo potente sentire, nel cercare di dare ordine a tutte le cose che appartenevano a Fabrizio scopre risvolti misteriosi.

Trova delle lettere scritte in tedesco e una pistola. Dalla traduzione emerge una vita parallela dell’amato defunto dove si evincono anni di gioventù di quest’ultimo a partire dalla sua militanza sessantottina che tanto influì nel cambiamento culturale della vita dei giovani. Notizie di tutti i generi tra rapporti con altri componenti rivoluzionari. La vedova vuole saperne di più per chiudere quel cerchio di conoscenza del marito, decide dunque di imbarcarsi in una viaggio alla volta di Marsiglia dove dopo accurate ricerche verrà a contatto con il mittente delle missive, dal quale apprende che Fabrizio da giovane aveva avuto una relazione sentimentale con una compagna rivoluzionaria e dalla quale era nata una bambina. L’orgoglio della donna si infiamma causa questa terribile notizia. Crisi esistenziali e margini depressivi iniziano ad imporsi ma che la stessa tenta di ammorbidire soltanto grazie al rapporto col figlio Marco e alla presenza di qualche amica che le sta vicino. La donna si organizza per far ordine nella propria nuova vita decidendosi di tuffarsi nella scrittura, ma invano riuscirà a portare a compimento qualcosa. Non è serena Angelita, non si capacita di come l’uomo con il quale si amava e aveva creato un indistruttibile rapporto, raro di quei tempi come oggi, le avesse nascosto tutto. Le crisi si acuiscono sino a manifestarsi immagini che rasentano autentiche allucinazioni e sconvolgendo la donna psico fisicamente. Al contempo affronta una realtà che può capitare ad ogni essere umano, si accorge che le sue finanze sono ridotte al lumicino, realtà alla quale non era abituata, in quanto a tutto aveva sempre pensato Fabrizio. Venderà gioielli per sopravvivere in attesa dello sblocco della reversibilità della pensione del marito. Orgogliosa di natura non disse mai nulla al figlio di questi problemi. Perseguitata dai fantasmi relativi a Fabrizio avendo per sua fortuna un carattere da combattente riuscirà ad allontanare gli spettri depressivi che l’avevano sempre più travolta. Con l’aiuto di una cara amica che da anni viveva proprio a Marsiglia, decise di soggiornarvi per diversi mesi, scegliendo di rifugiarsi spesso in un angolo di mare accompagnata dal suo quaderno pieno di appunti, dove in ogni pagina scorrevano i ricordi di una vita che l’aveva profondamente ferita. Angelita era forte ma consapevolizzò che la vita dolorosa era proprio la sua. Romanzo che apre tantissimi interrogativi sulla scia del vivere, del quale spesso siamo certi di non sbagliare e di sapere tutto. Romanzo che vi consigliamo e per scoprire puti cruciali, e per l’ottima scrittura e perché può diventare un manuale di preparazione a tutto quanto finisce ma che ti riserva sorprese dolorose ma anche emozionanti.