Da La Sicilia del 22 luglio 2022
Dedicato a una donna, un’attrice,
un’icona del nostro tempo
Il mensile di musica e culture artistiche “Raro”, cui tra i fondatori c’era anche il conduttore radiofonico e giornalista Fernando Fratarcangeli, non in molti lo ricorderanno, ma era proprio come il titolo che portava: raro! A inizio giugno, a.c., per i tipi di Compagnia Nuove Indye è uscito, a firma dell’autore frusinate, un encomio, omaggio, intinto di tanti inediti dal titolo “Catherine Spaak, icona del nostro tempo” (pp. 132, € 20,00).
Nel volume ben confezionato dalle edizioni specialiste in materia di ricerca musicale, ma anche di personaggi fuori dal comune che meritano un’ampia attenzione, lo scrittore rende onore ad uno dei simboli della bellezza del cinema, ma anche della musica, infatti la Spaak è l’indimenticabile interprete del famosissimo “L’esercito del surf“, brano che ad oggi risuona in balere, spiagge, discoteche, radio, ovunque, fedele alla versione originale, rimasterizzato o intersecato da quei geniacci dei Dj, che fanno danzare per giornate intere. Il volume è impreziosito da immagini a che richiamano locandine dei suoi film, della discografia e del suo approdo negli sceneggiati per la TV. Tra le chicche la copertina che si aggiudicò del debuttante mensile “Ciao amici” o gli anni con Johnny Dorelli, momento che tocca il culmine della carriera musicale: non soltanto amore, suggellato col matrimonio, ma anche l’estendersi della discografia negli anni ’70, che non fu per nulla fenomeno da baraccone tant’è che l’album “Toi et moi”, ad esempio, fu un esperimento che vendette poco, ma che analizzò la volontà di ricerca di chi stava dietro al progetto e della stessa Spaak. Libro must, che rammenta le doti, artistiche, culturali e umane della francese approdata in Italia e che dall’incontro col regista Dino Lattuada, si impose all’attenzione mondiale.