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SMF per La Sicilia – «Atto d’amore verso la nostra Terra» – In tervista in anteprima a Riccardo Mondo per “Il mare non mente mai”

10 Giugno 2023 - Articoli di S.M. Fazio, DIGRESSIONI, Interviste
SMF per La Sicilia – «Atto d’amore verso la nostra Terra» – In tervista in anteprima a Riccardo Mondo per “Il mare non mente mai”

Da La Sicilia del 10 giugno 2023

«Atto d’amore verso la nostra Terra»

L’intervista. L’analista catanese Riccardo Mondo debutta nella narrativa con “Il mare non mente mai” in uscita il 16 giugno. «Un urlo di protesta contro il maltrattamento del nostro pianeta»

L’eminente analista junghiano catanese Riccardo Mondo, debutta al romanzo con “Il mare non mente mai” (A&B, pp.148, € 15), dopo anni di saggistica – il più famoso “Caro Hillman…” per Bollati Boringhieri –. L’opera in uscita il 16 giugno si sviluppa in una sorprendente alchimia di immaginazione fiabesca, di introspezione psicologica e di sensibilità ecologica e sarà presentato in anteprima a Catania, domenica 11 alle ore 18, presso l’Aula Magna dell’Istituto Boggio Lera, Via Quartarone, 3 alla presenza del Presidente del Centro Italiano di Psicologia Analitica, Pasqualino Ancona con Fulvia Toscano (Naxos Legge), Livia Di Stefano (Psicologa Analista) e dello psichiatra-illustratore Claudio Conti. Un curriculum di livello che fa strano saperlo ‘esordiente’, lei è anche Presidente dell’Ist. Mediterraneo di Psicologia Archetipica nonché fondatore e direttore di Enkelados, Rivista di Psicologia Analitica Mediterranea: quando ha deciso di sperimentarsi alla narrativa? «Essere esordiente ha il fascino della rinascita, l’archetipo del Puer Aeternus ci riempie d’entusiasmo nell’umiltà di abbracciare una strada nuova. Comunque non ho deciso, ho scritto per la necessità di definire ed impreziosire una fiaba che raccontavo ai miei figli da bambini.» Con loro faceva lo psicologo? «Per carità no, me ne sono sempre ben guardato di farlo. Con i figli sono stato padre, con tutte le ansie del ruolo ma non lo nego, con qualche consapevolezza dell’importante ruolo che avevo per la loro crescita.» “Il mare non mente mai” iniziò quindi come una fiaba? «Si inizialmente era una favola, con animali parlanti e intuitivi, in grado di allinearsi emotivamente con i bambini. In particolare era una bella balena rosa che faceva scoprire ai bambini la vita degli animali del mare, denunciando però anche la paura che il mare diventasse un luogo invivibile. Poi tutto si è trasformato nella scrittura. E’ un anche urlo di protesta contro il maltrattamento della nostra meravigliosa terra.»

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Nel libro chi sono gli scettici? «Principalmente gli intellettuali, che pensano di risolvere i grandi enigmi della vita con le risposte sensate. L‘io narrante è il dott. Sottile, un terapeuta che è abituato ad affrontare i problemi con il lume della ragione, di cui va molto fiero. Nel corso del racconto scopriremo che il suo distacco ragionevole alle cose sorprendenti della vita è la dolorosa conseguenza di una rimozione di tante questioni affettive che lo avevano turbato nel passato.» Il dottore Sottile non si sorprende più? «Ha acquisito una compostezza che lo rende scettico, come accade spesso a molti.» “Ciò che non comprendo non esiste”? Si, ciò che esula dalla mia esperienza quotidiana, può essere un dubbio che inquieta e se non sono pronto ad ascoltarlo, lo metto da parte, lo rimuovo. E allora appunto “Il mare non mente mai“ è come l’inconscio che riporta a riva, tutto il ciarpame che buttiamo in acqua.» Il suo può essere considerato un romanzo di “formazione archetipica”? «Si, è un esercizio della sensibilità immaginativa: l’io narrante, il dott. Sottile, ritroverà fiducia nella sua capacità di immaginare il mondo delle creature non umane, restituendo loro degna voce. Ma è una voce d’anima, la voce della grande anima del mondo che tutti ci accomuna.» Tre motivi per leggerlo? «Questo racconto si riconosce nella corrente del realismo magico, letto come una favola può fare sognare, incantati dal famoso incipit: “C’era una volta…” Questo romanzo può essere letto come una trama introspettiva secondo l’approccio junghiano, dove il viaggio dentro se stessi avviene contattando le quattro funzioni psicologiche: pensiero, sentimento, intuizione e sensazione, equilibrate e armonizzate con le quote di ombra che le accompagnano. Questo libro è frutto di un travaglio interiore “transgenerazionale” che offre una soluzione creativa, da stimolo a chi avrà il piacere di leggerlo. Questo libro è soprattutto un atto d’amore verso la nostra terra, verso il nostro mare e i suoi abitanti.»

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