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Salvatore Massimo Fazio finalista alla XV edizione del “Contropremio Carver”

15 Ottobre 2017 - Articoli su S.M. Fazio, DIGRESSIONI, EVENTI

(fonte premiocarver.wordpress.com)

Considerato il premio letterario indipendente migliore d’Italia con i quasi 7000 libri letti ed esaminati, il Carver porterà nella città Toscana i finalisti delle sezioni narrativa, poesia e saggistica. E come accade ormai da 15 anni Andrea Giannasi presenterà con gli autori i libri ricordando sono questi ad essere premiati e non i nomi sulle copertine o i marchi editoriali. In primo piano la lettura e la ricerca di nuove storie, forme, stili. Nelle edizioni precedenti, nomi altisonanti si sono aggiudicati il premio, come Cinzia Tani. Quest’anno con la sua problematica, quanto polemica fatica letteraria “Regressione suicida, dell’abbandono disperato di Emil Cioran e Manlio Sgalambro” edito da Bonfirraro, Salvatore Massimo Fazio, approda tra i sei finalisti nell sezione saggistica. l’eclettico intellettuale catanese, spesso nel mirino di molti, per quel suo far schietto e diretto, ha messo tutti in riga e a tacere. “Non lo so se arrivo tardi o presto in finale ad un premio così prestigioso,  so che ci  arrivata l’opera che per sei anni mi ha tenuto fermo a studiare e spulciare ovunque per trovare novità […] certo che vorrei vincerlo, sai quanti paradisi si aprirebbero?”
L’appuntamento è per giorno 11 novembre a Lucca.

Sono diciotto titoli in finale, sei per categoria: narrativa  saggistica, poesia, con autori provenienti da tutta la penisola. Le scrittrici e gli scrittori arrivano da tutta Italia: Roma, La Spezia, Vercelli, Pistoia, Ravenna, Napoli, Crotone, Bergamo, Chieti, Firenze, Catania, Trento e molte altre città ancora. Ad organizzare l’evento è Prospektiva, piattaforma letteraria (www.prospektiva.it), in collaborazione con Prospettiva, Tralerighe libri e l’associazione Historica Lucense.

Nella narrativa i finalisti dell’edizione 2017 sono i libri: “La quarta estate” di Paolo Casadio (Piemme); “Amori regalati” di Olimpio Talarico (Aliberti); “La disertora” di Barbara Beneforti (Iacobelli); “La dodicesima nota” di Lev Matvej Loewenthal (Carteggi Letterari); “E pensare che c’entravamo tutti” di Giancarlo Marino (Homo Scrivens); “Il giorno dell’assoluzione” di Annalisa Venditti (dei Merangoli).


Per la saggistica in finale sono arrivati:
“Il confine umano vite in cerca di pace” di Patrizia Angelozzi in collaborazione con  Consorzio Matrix (Ianieri); “Rose de Freycìnet. Una viaggiatrice clandestina a bordo dell’Uranìe negli anni 1817-1820” a cura di Federico Motta (Il Frangente); “La committenza Medicea nel Rinascimento. Opere, architetti, orientamenti linguistici” di Maria Vitiello (Gangemi); “Italiano urgente. 500 anglicismi tradotti in italiano sul modello dello spagnolo” di Gabriele Valle (Reverdito); “Meglio di niente. Le fondamenta della civiltà europea” di Danilo Breschi (Pagliai); Regressione suicida dell’abbandono disperato di Emil Cioran e Manlio Sgalambro” di Salvatore Massimo Fazio (Bonfirrano).

Infine per la poesia in finale: “Poesie del taschino” di Giovanni Cavazzuti (Pellegrini); “Il cielo di scorta e altre offerte della settimana” di Anna  Martinenghi (Linee infinite); “Modalità silenziosa” di Emma Pretti (Genesi); “Fiori di luce” di Walter Viaggi (La ruota); “R:existance” di Edoardo Olmi (Ensemble); “Pietre e amarene” di Chiara Nobilia (Giovane Holden).

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