Da Paesi Etnei Oggi n. 277 novembre 2019
Erica Donzella
Quando cadranno i rumori
Scatole Parlanti edizioni
Paesi Etnei Oggi Novembre 2019
La recensione
Tra gli elementi, le sensazioni, le emozioni, la fermezza e lo slancio, si impone forte la penna di Erica Donzella, sicula di Scicli, che vive e lavora nel catanese. Come rende onore, questa matura scrittrice (non dimentichiamo i romanzi/saggi editi da Villaggio Maori Edizioni, “Io sono Altrove. Cercando Alda Merini” e il recentissimo omaggio ai sessant’anni della bambola più famosa del mondo “Buon compleanno Barbie”) alla parola ispirata, sdraiata, accomodata, a tratti orata per correggerla nel movimento e scritta su un foglio? Certamente dall’intimo, e non “nello”, recesso dell’animo quella escavata produzione, porta benessere al talento. A tratti spietata, “Sia fatta la volontà del corpo”, che tutto intende e tutto maschera, fino a smontare l’acme di ermetismo, che coccola il lettore in questa nenia di una cinquantina di pagine; dicevo, la volontà del corpo: sia fatta. Apre con spietatezza, nonostante le parole siano gentili e morbide, anche quando racconta di lame, di sangue, di dicembri freddi e abbandoni: “sia fatta la tua partenza – sia questa ferita scritta nel tuo nome”. Più serena in quella calma, apparente, di poetica il saluto al padre, le distanze che si riuniscono. È sempre importante il padre, che sia stato critico e duro, che sia stato asettico e gioioso: è indispensabile, nell’ispirata di alcuni frame di altri componimenti di Erica Donzella.
L’autrice e poetessa, che è anche una delle più quotate insegnanti della Accademia delle Editorie di Catania, decide, nel bel mezzo della sua silloge di spingere i ricordi, farli cadere e procurarne rumore – il titolo d’altronde è Quando cadranno i rumori (Scatole parlanti, 2019) -; quel rumore sordo che spiattella malesseri e bontà, bellezza e rabbia, consapevolezza e storicità, tant’è che nella sua particolarissima genesi dal titolo Dove siete tutti?, emerge forte il terrore di crescere e la visione nichilista del contemporaneo, quando rinuncia alla gioia piuttosto che nutrirsene per diventare capolavoro. Ma non solo, il cuore batte, viceversa, e come batte viceversa un cuore? Con un vento violento, che sa solo chi lo ha ricevuto schiaffeggiato in viso, cosa ha portato. Erica Donzella è una grazia, anche nella poesia, è matura, ben oltre i primi componimenti del 2012. L’attende il grande pubblico. È pronta. Grazie per le emozioni, che nascono dagli stagni della vita.