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La vita è una eco (Il Venerdì di Francesco Das Atmananda)

27 Marzo 2017 - Il Venerdì

Renato non aveva quasi visto la signora, dentro la vettura ferma al lato della carreggiata.Sound-3_qrd2ed

Pioveva forte ed era buio. Ma si rese conto che la donna aveva bisogno di aiuto.

Così fermò la sua macchina e si avvicinò. L’auto della signora odorava ancora di nuovo.

Lei pensava forse che poteva essere un assalitore: non ispirava fiducia quell’uomo, sembrava povero e affamato.

Renato percepiva che la signora aveva molta paura e le disse:

“Sono qui per aiutarla, signora, non si preoccupi. Perché non aspetta nella mia auto dove fa un po’ più caldo? A proposito, il mio nome è Renato.”

La signora aveva bucato una ruota e oltretutto era di età avanzata.
Mentre la pioggia cadeva a dirotto, Renato si chinò, collocò il crik e alzò la macchina.

Quindi cambiò la gomma, sporcandosi non poco!

Mentre stringeva i dadi della ruota, la donna aprì la portiera e cominciò a conversare con lui.

Gli raccontò che non era del posto, che era solo di passaggio e che non sapeva come ringraziarlo per il prezioso aiuto.

Renato sorrise mentre terminava il lavoro e si sollevava.

Lei domandò quanto gli doveva. Già aveva immaginato tutte le cose terribili che sarebbero potute accadere se Renato non si fosse fermato per soccorrerla.

Ma Renato non pensava al denaro, gli piaceva aiutare le persone… Questo era il suo modo di vivere.

E rispose:

“Se realmente desidera pagarmi, la prossima volta che incontra qualcuno in difficoltà, si ricordi di me e dia a quella persona l’aiuto di cui ha bisogno!”

Alcuni chilometri dopo la signora si fermò in un piccolo ristorante, la cameriera arrivò e le porse un asciugamano pulito per farle asciugare i capelli rivolgendole un dolce sorriso.

La donna notò che la cameriera era circa all’ottavo mese di gravidanza, ma lei non permetteva che la tensione e i dolori cambiassero il suo atteggiamento e fu sorpresa nel constatare come qualcuno che ha tanto poco, possa trattare tanto bene un estraneo.
Allora si ricordò di Renato.

Dopo aver terminato la sua cena, e mentre la cameriera si allontanò ad un altro tavolo, la signora uscì dal ristorante.

La cameriera ritornò curiosa di sapere dove la signora fosse andata, quando notò qualcosa scritto sul tovagliolo, sopra al quale aveva lasciato una somma considerevole.

Le caddero le lacrime dagli occhi leggendo ciò che la signora aveva scritto.
Diceva:
“Tieni pure il resto…Qualcuno mi ha aiutato oggi e alla stessa maniera io sto aiutando te.

Se tu realmente desideri restituirmi questo denaro, non lasciare che questo circolo d’amore termini con te, aiuta qualcuno!”

Quella notte, rincasando, stanca, si avvicinò al letto; suo marito già stava dormendo e rimase a pensare al denaro e a quello che la signora aveva scritto.

Quella signora come poteva sapere della necessità che suo marito e lei avevano di quel denaro:

con il bebè che stava per nascere, tutto sarebbe diventato più difficile!

Pensando alla benedizione che aveva ricevuto, fece un grande sorriso.
Ringraziò Dio e si voltò verso il suo preoccupato marito che dormiva al suo lato, lo sfiorò con un leggero bacio e gli sussurrò:

“Andrà tutto bene… Ti amo Renato!”

Considerazioni personali:

La vita è così… è uno specchio: tutto quello che tu dai, ti ritorna!

Renato non immaginava certamente che il bene che aveva fatto gli potesse ritornare indietro in così poco tempo, dalla mattina alla sera.

Ma molto spesso i tempi dell’Universo sono differenti dai nostri.

Possiamo paragonare la vita ad un eco… ci rimanda indietro le stesse cose che facciamo.

Quindi, se non ti piace ciò che ti rimanda , devi cambiare ciò che invii. (James Joyce )

Perciò, che ci piaccia o menola nostra esistenza non è un insieme di coincidenze, ma  è lo specchio di noi stessi.

In poche parole o in soldoni, come direbbe qualcuno, la vita non è altro che il riflesso delle nostre azioni.

Se tu vuoi più amore nella tua vita , devi creare più amore nel tuo cuore e diffonderlo tra i tuoi simili.

Se vuoi essere rispettato, devi essere tu per primo a rispettare gli altri.

In effetti, questo principio va applicato ad ogni cosa, a tutti gli aspetti della vita.

Quindi, per concludere, non ha senso cercare di cambiare la propria vita senza prima cambiare se stessi e gli atteggiamenti che abbiamo verso di essa.

“Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi.” (Albert Einstein)

 

Un abbraccio di Luce e Pace

buon fine settimana per tutti

con Amore Francesco 

das Atmananda (G.B.)

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