di Angelo Battiato
L’Alba – Anno VIII, N° 3
marzo/aprile 2012
Incontro filosofico alla Biblioteca di Sani ’Agata Li Batttiati
S’è svolto sabato 10 marzo, nei locali della biblioteca comunale “Giovanni Verga’ di Sant’Agata Li Battiati, la presentazione del libro INSONNIE filosofiche, poetiche, aforistiche di Salvatore Massimo Fazio (Ed. CUECM, 201 1). A moderare l’incontro è stato chiamato Pasquale Musarra; relatori sono stati: Giovanni Sollima, Ivan D’Urso, Massimiliano Scalisi e Salvo Coco.
«Non è un libro qualsiasi, ma un diario cosmico, un hit del coraggio di pensare, un grande affresco, – ha dichiarato Giovanni Sollima – che coralmente ingloba dettagli di narrazione, che esprime oltre la scrittura tempi musicali e spazi d’immagine tra la concezione e la rappresentazione. ll libro si snoda attraverso tre percorsi complementari del movimento di pensiero, con intermezzo lirico, in un dialogo tonico tra sostanza e forma, immerso in un sound-track di rimando musicale, che mai lascia l’atmosfera del libro, della narrazione speculativa, ed anzi ne è drammatica e vitale ouverture nel suo evocante accostamento al concetto di sofferenza, indice di movimento primario e primordiale di una filosofia percettiva ed esistenziale».
“Philosophia è amore per il sapere”, Fazio sembra essere polemico-lucidamente, “indi filosofia non può tradursi in imposizione cattedratica scolastica”. “L’attività del pensare non si rispecchia e identifica con la sapienza (con il mero sapere le cose, con la conoscenza codificata) ma la si ricerca per porre in luce la verità. E ancora: “La filosolia non può che mirare alla contemplazione della verità. ll filosofo non ideologizzato è vero, puro. Tra il suo ruolo primario: il disinteresse assoluto per il non ascoltatore”. “In tempi insensibili, venduti, strumentalizzati e strumentalizzatori, come i nostri”, l’opera di Fazio risulta come una realtà deflagrante. Una tesi di movimento filosofico sensoriale che si diparte verso una polemica pedagogia antitetica, dove il coraggio dello stare speculativo e dell’essere capra sulle nuvole della provocazione e picchia sul terreno di un destino nuovo e sconosciuto. D’altronde l’idea della filosofia come un succedersi di teorie che progressivamente si integrano e si superano l’un l’altra, se può essere efficace per i manuali di storia della filosofia, non corrisponde però alla realtà. Nel pensiero filosofico, la tradizione, pur avendo una centralità, pari forse solo a quella che ha nella religione, gioca però un ruolo ben più complesso della semplice continuità storica. (continua…)