Alessandro Borsone e Salvatore Massimo Fazio. (Ph. Raffaella Piccolo)
Dopo il successo del 29 dicembre 2014 dell’Omaggio agli Squallor tenutosi nella sua città natale, Catania, presso La Cartiera che esplodeva di gente, lo spettacolo studiato dal conduttore musicista nonché batterista jazz di fama planetaria Francesco Cusa, è approdato a La Casa del Jazz di Roma il 3 maggio 2015 e al Teatro Rossi Aperto di Pisa il 4 maggio 2015. Ospiti eccellenti come Antonello Salis e Gabriele Evangelista, hanno avuto i loro riconoscimenti, ma sembra che ad aver confermato, grazie alla loro straordinaria poliedricità artistica, trascinando la musica con le parole tritate interpretate e performate siano stati lo scrittore e filosofo catanese Salvatore Massimo Fazio e l’attore Alessandro Borsone (al secolo Alessandro Cevasco). Nessuno dei due personaggi ha mai abbandonato le proprie professioni fuori dall’ambito artistico. Fazio è psicopedagogista e consulente filosofico, Borsone è un tecnico informatico ed è forse e proprio grazie a queste loro mai abbandonate caratteristiche che si vede la mano del maestro. Francesco Cusa sta riuscendo ad estrapolare le minacciose e straordinarie qualità della parola triturata del primo e della performance transgenica del secondo, creando così una monade a due dove, gli artisti non si guardano neppure ma sembrano conoscersi a memoria, nonostante gli spettacoli vertano sulla improvvisazione. Leggiamo le ossequie che il maestro Cusa, dopo averli diretti tre volte in cinque mesi, ha loro dedicato:
“L’accoppiata Alessandro Borsone–Salvatore Massimo Fazio, è scenicamente perfetta (quali poltergeist di Totò e Peppino ad es.), in quanto l’uno incarna l’Osceno in Scena, la rappresentazione iconografica del Verbo non rappresentato e l’altro la parola impermeabile, il Verbo Tonante che annuncia, la forma nel suo farsi, l’ “Atto prima dell’Atto” (anche nel senso teatrale del termine). Nello spettacolo “Naked Musicians – Omaggio agli Squallor”, essi incarnano l’uno Marx, ovvero il Soggetto-Borsone che trasforma l’oggettività dandole forma umana, e l’altro, l’Hegel-Fazio, il soggetto non effettuale, che si costituisce come Verbo, essendo già pronto ad assumersi parte della colpa che sarà la sua manifestazione “borsoniana” in qualità di oggetto-feticcio-merce“. Francesco Cusa.
Alessandro Borsone (Ph. Cinzia Guidetti)
Salvatore Massimo Fazio (Ph. Cinzia Guidetti)