Da La Sicilia del 11 ottobre 2023
Una storia d’amore, segreti e magia nel Paese del Sol Levante
L’abbiamo conosciuta anni precedenti grazie alla raffinatissima traduzione di Viola Di Grado che, ancora una volta, per i tipi di Carbonio Editore, traduce il nuovo romanzo, “Watersong” (pp. 320, € 17,50), di Clarissa Goenawan. Spettri, incubi, immagini, sogni, domande, incursioni nel passato e magia nelle giornate di Shoji e Yoko, coppia giapponese che si trasferisce presso la città di Akakawa perché Yoko ha trovato lavoro: un insolito lavoro di ascoltatrice di persone che si incontrano in sale da tè, con il contratto di riserbo assoluto e di non commentare mai.
Anche Shoji intraprende un lavoro simile, ma a differenza della fidanzata, non mantiene il patto di riservatezza e ciò gli chiuderà le porte di Akakawa, dove i colpi di scena, ai quali la Goenawan ci ha precedentemente abituati, si presentano. I due ragazzi vengono separati e frattanto che Shoji spende il suo tempo, emerge in un non chiaro stato di scollamento dal reale, il ricordo di una medium e di una profezia fattagli tanti anni prima. Questa sembra non realizzarsi, perché il protagonista non dà retta a ciò che sempre gli è tornato, ma attimo dopo attimo, con un ritmo incalzante l’autrice indonesiana ci catapulta nel limbo dell’inconscio, dove questo non dovrebbe mai mentire. Ma stavolta a non mentire sembrerebbe essere proprio ciò che fu anticipato dalla medium a Shoji, una pesante verità legata al suono di tre nomi di donna che richiamano il concetto di acqua e dove in quest’acqua la “tremendità” è pronta a scuotere ancora una volta il protagonista. Idee eccelse e penna fuori dal comune o forse è tale per chi non conosce quel senso di batticuore costante e continuo che si può provare in diverse circostanze della nostra vita quando ci si trova davanti all’ignoto… nonostante qualcuno lo abbia anticipato.