Da La Sicilia del 6 giugno 2023
Le infinite possibilità di un personale “Riscatto”
Il debutto alla narrativa dell’etneo Federico Bianca ha subito incuriosito la critica nazionale. Diversi i servizi usciti sul territorio italiano così come gli inviti a presentare, per spiegare questo ensemble di racconti che seguono il filo comune di ciò che è il titolo del volume: “Riscatto” pubblicato per i tipi di Felici Editore, pp. 133, € 15,00.
Classe ’82 e una laurea in Filologia Moderna, ben sfruttata, con questo romanzo definisce le infinite possibilità che ogni umano possiede per ottenere il proprio personalissimo riscatto. A tratti sofferto, a tratti ironico ad altri divertentissimo, allo scrittore non manca la verve, accompagnata da un’impeccabile perfezione del dominio della parola scritta, che differisce da quella orata, coinvolgendo i lettori in quel nugolo di personaggi rappresentati ed esaltati in virtù di ciò che il mondo propone. Nella narrazione di casalinghe, sterminatori, bar che si frequentano, calze bucate, sorprese che imbarazzano ma che esilaranti si presentano a chi gode della lettura, Federico Bianca, a tratti, rasenterebbe qualunque altro autore, così come non è categorizzabile in alcun genere o accostabile ad altro autore, seppur l’idea dei diari di Flaiano o lo scorrere della penna di Borges, ci coglie minimamente. La riflessione di Albert Camus, quando alla moglie disse che il suo osservare l’orizzonte era la fonte di ogni godimento dei piaceri di una bella casa, ci fanno auspicare, alla stregua, che il giovane intellettuale e filologo potrebbe ripercorrerlo, data l’ottima capacità speculativa intersecata tra splatter (un orrido leggero ovviamente) zerocalcarismo (senza illustrazione) fino ad approdare ad un’eccellente e magica annunciazione già letta e su scritta del nuovo senza ambizioni che riconosciamo perché difficilmente letto altrove.