Da La Sicilia del 10 marzo 2023
Sparisce la prof del liceo: la storia cruda della catanese Daniela Longo
Esistono diversi generi letterari che coinvolgono una determinata categoria di lettori, poi c’è chi il genere lo usa come basico di una storia molto interessante e anche cruda, e proprio in questa crudezza riesce a ergersi come non molti fanno. Coraggio, puro e premiato. Si pensi infatti che “La classe di Bruna” (Scatole Parlanti, pp. 90, € 14,00), debutto alla narrativa della docente catanese Daniela Longo, è si un giallo, ma che attraversa anche sfumature thriller e noir… ma è anche un manifesto che, dati alla mano la prima tiratura di copie. Cos’ha di così coinvolgente questo romanzo?
La storia è cruda dicevamo e al contempo le indagini della classica poliziotta non si dilungano fino a crearne il personaggio camilleriano che ha più emuli di una stanza degli specchi, bensì si avvia verso delle considerazioni su, ad esempio, come sono cambiati gli ambienti scolastici: i genitori un tempo vicini agli insegnanti nell’educanda formazione dei figli, per dare a questi una miglioria della propria vita, piuttosto che ridursi a faticare come capitava a chi non aveva potuto studiare. Oggi i genitori picchiano i docenti e succede che nel romanzo grazie al ritrovamento del diario di Bruna, insegnante sparita misteriosamente, all’ispettrice di polizia che segue le indagini si apre un mondo nuovo, di cui molto sentiamo, ma poco sappiamo. Da questa liaison tra narrativa e inchiesta c’è l’ ardita penna della Longo, che è riuscita ad imporsi all’attenzione di pubblico e di critica.