Da SicilyMag.it del 9 luglio 2022
Barbara Bellomo e l’ombra del carrubo che salva dalla guerra: «Emozioni dalle radici della storia»
LIBRI E FUMETTI “La casa del carrubo” (Salani editore), il nuovo romanzo della scrittrice catanese, si candida ad essere un best seller, con la sua sapiente fusione tra grande storia e vicende umane, ispirate da fatti narrati da persone vicine, in grado parentale, all’autrice, sullo sfondo di una Sicilia indomita. Bellomo: «Lo avevo in mente da molti anni, da quando ho letto il diario di mio nonno oggi conservato al museo dello sbarco di Catania»
Pubblicato a fine maggio da Salani Editore, il romanzo di cui racconteremo oggi dal titolo “La casa del carrubo” (pp. 336, € 16,90), racchiude con grande densità, la professionalità di chi i romanzi li scrive per dare un messaggio intersecato tra il reale e la fantasia. Seppur quest’ultima deve confrontarsi su argomenti noti, portando così in auge ciò che, vox populi, spesso sente come o etichetta: “è sempre attuale!”. È proprio vero, è sempre attuale, specie come nel caso in questione dove l’autrice, la catanese Barbara Bellomo – che tra le sue pubblicazioni annovera “La ladra di ricordi”, “Il terzo relitto”, “Il peso dell’oro” e il suo primo thriller “Il libro dei sette sigilli”, tutti pubblicati da Salani dal 2016 al 2020 – dell’ultimo romanzo lo motiva in una nota in appendice, di una narrazione che è fiction ma che si ispira alle gesta, alle persone e ai racconti di questi, o dei loro tramiti, cari all’autrice: il padre della Bellomo, infatti, racconta di suo padre o il suocero, e alcuni amici, che hanno arricchito la già ottima conoscenza in materie storiche che l’autrice possiede.