Da La Sicilia dell’ 8 novembre 2021
«L’amore è il motore essenziale»
L’intervista. Il nuovo lavoro “Amore a posteriori” di Alessia Bronico, con la prefazione di Nadia Terranova. «Ricerco la musica, innanzitutto, poi la precisione, il verso asciutto».
«Al momento ancora nulla, è uscito da poco. Ed è possibile anche che non ne riceva.» Eppure ‘Amore a posteriori’ è stato finalista alla V edizione del «Premio Nazionale Elio Pagliarini» per opere inedite e ha ricevuto una menzione speciale nella XX edizione del «Premio InediTo – Colline di Torino». La domanda verte sulla prospettiva di riconoscimenti e premi. A parlare è Alessia Bronico (Atri, 1981), che ha esordito nel 2016 con ‘L’abito della Felicità’,LietoColle, e due anni dopo per la medesima casa editrice è uscito ‘Un dio Giallo’. La poetessa contemporanea più sensibile epratica che abbiamo letto nell’ultimo decennio, è anche inserita nel prestigioso “Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea n. 5” pubblicato da Raffaelli Editore nel 2017. Dunque non è il suo debutto ‘Amore a posteriori’ (pp.158, € 15, Ensemble Edizioni, 2021), anche se cogliamo un’aura che non abbiamo evinto precedentemente. Questo viaggio di sentimenti umani: ontologia pura, di una donna. È sempre una nuova emozione ‘produrre’ una silloge?
«L’emozione credo sia riservata al momento in cui le poesie incontrano i lettori più che nell’atto della produzione stessa, almeno così è per me.»
Ensemble, una casa editrice indipendente tra le più interessanti tout-court, ma assoluta nella branca ‘poesia’: quando hai deciso di rappresentare loro quest’ultima opera?
«È stato grazie a Dario Pontuale che ha letto i miei versi in anteprima, dietro suggerimento di Carmela Scotti, e ha creato un ponte con la casa editrice.»
Si potrebbe definire “di cosa tratta” questa silloge per un lettore che trova davanti a sé il libro rimanendo folgorato da ciò che ha letto sfogliandolo?
«Il libro tratta del sentimento dei sentimenti, si evince dal titolo, è l’amore. Certamente sono rintracciabili altri temi che si collegano al principale, è un po’ come nella vita l’amore ci anima e poi c’è tutto il resto.»
Cos’è tutto il resto? L’opposto dell’animosità, dunque il rischio di caduta depressiva, spesso causato dall’instabilità di chi stabile crede d’essere?
«No, tutto il resto è l’esistere, l’amore è il motore essenziale.»
La tua è una penna forte ma delicatissima, lo si evince anche in alcuni, passami il termine, haiku: è azzardato dire questo?
«Non so se sia azzardato, io ricerco la musica innanzitutto, poi la precisione, il verso asciutto.»
Pontuale, Scotti… Nadia Terranova, una sicula che rappresenta la trinacria ottimamente: cosa vi siete dette che non è scritto nella sua prefazione?
«Ciò che non è scritto non fa parte del libro. Però approfitto di questa domanda per dire ancora una volta che amo molto la scrittura di Nadia Terranova e la stimo moltissimo.»
Quando si muove la penna che da vita ai componimenti di Alessia Bronico?
«Intendi chiedermi quando scrivo? In tal caso potrei dirti quasi quotidianamente principalmente dopo cena.»
Cosa succede dopo cena?
«Dopo cena mio figlio dorme e io posso avere un tempo disteso da dedicare alle parole, è solo una questione di organizzazione, nulla di poetico.»
“meno anima meno spirito, centellinare me-no”: dunque il me pronome che si nega? Se si: a chi? Se no…
«Si nega a chi vuole togliere anima e spirito, i sentimenti alle persone, non siamo solo corpi.»