Da La Sicilia del 14 agoto 2021
Quegli ironici e amari “Giorni da astronauta” del catanese Marra
Riccardo Marra, catanese che lavora in Rai a Roma, è uno degli autori del leggendario 90° minuto, debutta al romanzo con “Giorni da astronauta” (Augh! 2021, pp. 161, € 14) dove il protagonista è l’ astronauta Fausto Cutugno all’apice della sua carriera. Tornato per tre giorni in famiglia, dalla madre e dal padre, nonostante i quarantanni e un matrimonio fallito, causato a dir della moglie dalla costante assenza a causa del suo lavoro (mesi nello Spazio), il giovane si trova in contesti e situazioni che non riesce a riconoscere come ottimali. Dal rapporto col padre e con la madre mai cambiato: il primo orgoglioso dei risultati del figlio, senza lasciarlo intendere; la madre invadente e possessiva, che al mattino, ad esempio, non sentiva ragioni svegliandolo presto e demandandogli l’acquisto delle uova in campagna. Fausto voleva riposarsi, ma aveva deciso che quei giorni li avrebbe dedicati ai suoi cari e ad alcuni amici. Di questi addirittura scopre che uno aveva sposato la sua ex moglie. Dalla lettura emerge un lato ironico e divertente propedeutico al grottesco. Lo stile incalzante pieno di episodi che mantengono il filo conduttore dell’ontologia: ogni umano è uguale, con le proprie mediocrità che la vita ci propone. La riflessione che il libro ci consegna è buona occasione di comprensione sull’umiltà: se da una parte nulla cambia, la madre che non lo fa riposare o il padre che lo toglie da guai, ma prendendosi scherno di lui quando dimentica di tirare il freno dell’auto parcheggiata in discesa su un molo e dove rischiò di essere linciato, dall’altra emerge alla conclusione dei tre giorni, con relativa ripresa di convegni, un uomo/astronauta nuovo, che con tanta simpatia farà sorridere gli astanti… ma di amarezza, svelando l’ipocrisia che la vita riserva agli umani.