Da La Sicilia del 27 maggio 2021

Un bel giallo sulle tracce di Leonardo

Alberto Pizzi torna con “I disegni perduti di Leonardo” (Vallecchi, 2021, pp. 313, € 16), giallo che sin dal titolo fa pensare all’ambientazione: fine 1400. In realtà, c’è una data, 1494, che serve da spunto per l’inizio della storia dei disegni di Leonardo Da Vinci, raffiguranti l’ultima cena, che andarono smarriti durante un trasbordo sul Lago Maggiore. Lo stesso artista però venne a sapere dove fossero e cercò di recuperali, ma con esito negativo. Qui Pizzi esalta il carattere collerico del grande Maestro che lanciò anatemi su chi possedeva i suoi ‘preziosi’. Passiamo ai giorni nostri dove nell’area delle belle arti circola la voce che a Stresa siano ricomparsi e che il presidente di un museo parigino, per accaparrarseli, dà incarico ad un esperto specializzato in recupero di oggetti d’arte, Marcel Martini, che al contempo vive una storia con una giornalista, Caterine Charondiere. Il Martini entrerà in contatto con chi pare avesse i disegni. Accordatosi sulla cifra di un milione di euro, nel giorno della preparazione dell’incontro con il possessore, viene assassinato con due colpi di pistola. Chi si occuperà di indagare sarà il maresciallo dei Carabinieri, Antonio Calarco, aiutato da un giornalista. Ecco che qui l’autore affonda nel giallo più impegnato e godente: emergono personaggi quali il marito dell’amante del morto; due strani italo americani, anche loro che cercano di recuperare i disegni; una giovane donna che ha seguito i due amanti e colpo dei colpi di scena il ritrovamento della valigia col milione nell’auto dell’assassinato, dunque non vi è rapina! Libro intrigante scritto da una penna che la rinnovata Vallecchi, ha fatto bene ad assoldare in scuderia.