di Carmelo Santangelo
Bloc Notes – Periodico di attualità, cultura e informazione
Anno XXVI – N.6
Giugno 2013
Nelle settimane scorse, la Biblioteca Comunale, con il patrocinio del Comune di Adrano, su proposta della Dr.ssa Maria Grazia Monteleone, ha ospitato alcuni illustri personaggi per presentare l’ultimo libro di Salvatore Massimo Fazio, “Insonnie” (edito dalla casa editrice Cuecm).
Al tavolo della presidenza erano presenti, oltre all’autore del libro, la dott.ssa Maria Grazia Monteleone, moderatrice e giornalista, il prof. Pino Pesce, direttore del Periodico “l’Alba”, il dott. Giuseppe Lipera, noto avvocato del foro catanese, Massimiliano Scalisi, Salvo Coco, ed Enzo Maccarrone, Assessore alla cultura.
Tra il pubblico che hanno affollato la sala, alcuni giornalisti, docenti di scuole superiori, professionisti, ecc. Dopo i saluti ed i ringraziamenti agli intervenuti ed al Direttore la Biblioteca dott. Giuseppe Platania ed agli operatori comunali, la Dr.ssa M.G. Monteleone che ha espresso parole di apprezzamento del libro e dell’autore, cede la parola all’avvocato Lipera che nel suo intervento ha considerato la sua presenza come un’inequivocabile testimonianza dell’importanza del libro nel senso culturale e filosofico.
Parlando dell’autore del libro, filosofo e pedagogista clinico, considerato continuatore del pensiero filosofico di Manlio Sgalambro il prof. Pino Pesce si è soffermato a presentare l’autore del libro, lasciando spazio ad altri per evidenziare le motivazioni percepiti nello stesso.
Durante il percorso del dibattito hanno fatto da cornice le letture dell’animatore artistico Nino Aiello e dagli interventi musicali di Giulia Longo e Armando Percolla.
Dal titolo del libro ”Insonnie” la prima impressione è quella di un trattato di medicina, ma ascoltando gli intervenuti scompare subito l’idea di un consiglio medico adatto a farti dormire. Tutt’altro, invece, hanno chiarito a vicenda gli ospiti intervenuti.
Lo spazio tra il sonno e la veglia è il tempo migliore – afferma Fazio – per riflettere e raccontare ogni emozione quotidiana.
L’autore suona tutte le campane della mala-società e infine si sofferma su uno dei concetti più chiari che mi sono apparsi durante il mio cammino terreno, quello della sofferenza, attraverso una tempesta di metafore.
Giunto alla sua terza opera, che racchiude con un filo conduttore undici anni di riflessioni, pensieri, volgarità, esaltazioni, scandali perpetrati tra aberranti e vergognosi signorotti che abusano del potere con atti impropri contro un popolo inerme nelle fasce più deboli.
Quest’opera, molto apprezzata, geniale, divertente e dura nel contempo, punta il dito contro i grossi “magnati” che
manipolano i piccoli disperati, che non offende e non teme confronti.
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