Da SicilyMag del 29 giugno 2020
Nei “dintorni” di Francesco Cusa: «La poesia vive di una narrazione intima»
POESIA E RACCONTI Il musicista, compositore, scrittore e poeta catanese ha pubblicato di recente, per Di Felice edizioni, “Nei dintorni della civiltà”, silloge che già dal titolo può far intendere come Cusa sia sempre più immerso nel definire ciò che all’occhio è visibile ma che forse non è sempre correttamente interpretato: «La mia è ricerca dialettica tende all’esplorazione “speleologica” – in svariati ambiti – del poetico sommerso. In questa raccolta mi interessava esplorare le contraddizioni del reale»
Musicista o scrittore? Scrittore e musicista? Uomo di note e di parole? La voce Francesco Cusa, presente nel Dizionario del Jazz Italiano a cura di Flavio Caprera, è garanzia… musicale. Ma la versatile mente creativa catanese non manca mai di contribuire alla cultura con progetti e innovazioni che esulano anche dall’area musicale che lo ha fatto conoscere. Classe 1966, batterista, compositore e scrittore catanese di adozione emilana, nel corso della sua carriera ha realizzato numerosi lavori di creazione e sonorizzazione di musiche per film, teatrali, letterari, di danza e arti visive, collaborando con noti ballerini, poeti e visual performer. Ha pubblicato più di settanta cd e una decina di libri. Collabora dal settembre 2013 con la rivista “Cultura Commestibile” scrivendo di cinema e curando la rubrica “Il Cattivissimo”, dall’agosto 2018 sul giornale on line “Sicilia Report” cura la rubrica “Lo Stiletto”, e dall’aprile 2020 collabora con la rivista “Magazzini Inesistenti”. (clicca sulla cover del libro per continuare a leggere l’articolo).