Da La Sicilia del 28 aprile 2020
Partiamo dal presupposto che “Solaris parte seconda” di Sergej Roić, pubblicato per Mimesis, non sembra essere una lettura per tutti, ma scorrendo le pagine e trovandosi innanzi anche alle meravigliose illustrazioni di Renzo Ferrari, tutto diventa più semplice, e la meraviglia dell’incrocio tra filosofia, fantascienza, realtà e arte, scuotono fortemente il lettore fino a ricercare un “Solaris prima parte”. L’autore, narra più di un trattato di filosofia che un romanzo. Seppur ci si è azzardati a dire che si cercherebbe una “prima parte”, questo capolavoro della letteratura contemporanea non è nemmeno la continuazione di Solaris scritto dal grande Stanislaw Lem, piuttosto una trascrizione parallela. Si parte col personaggio di Petar Bagut, astronauta che si mette in viaggio per raggiungere un amico che dovrà aiutarlo a pubblicare un libro non ancora ultimato. Durante il viaggio, incontrerà Luisa, misteriosa ragazza con la quale instaura un rapporto abbastanza intimo. D’improvviso, la ragazza sparirà, in una zona marittima. Petar seppur sconvolto dall’accaduto prosegue il viaggio.
Si faccia una pausa per comprendere il complesso quanto affascinante pensiero dell’autore. Il romanzo, spazierà in diverse fasi che a tratti sembra essere inaccessibile, e qui, (genio assoluto!) subentrano le illustrazioni, che non ingannino, non sono traslazioni di ciò che leggiamo, quanto ispirazioni spettacolari dell’accaduto ante litteram e del successivo, che magicamente, svelano ciò che fino ad un attimo prima possa pensare essere non accessibile. La profondità e complessità che a prima lettura ci surclassa, in meno di un nano secondo, svela il semplicismo affascinante ed eroico viaggio, per dirla alla Battiato, interstellare. Seppur la scorrevolezza, sembrerebbe non esserci, il lettore si scontrerà con delle nuvole che gli daranno sollievo, nuvole di parole, di richiami, di colori che transiteranno in dinamiche e pensieri di carattere psicologico con introspezione di fortissimi approfondimenti di natura filosofica, che pareranno verso la scoperta del pianeta Solaris. Il bravissimo Roić darà risposte usando enigmi che ricondurranno, nuovamente, solo in parallelo al Solaris di Lem, dove quest’ultimo aveva lasciato sospesi alcuni interrogativi: cosa ne è stato ad es. del cervello a forma di oceano che Lem descrive come quid che rendeva pazzi gli astronauti che lo avvicinavano? Al lettore la risposta di questa meravigliosa esplorazione distante 60 anni e più dal capolavoro Solaris.