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SMF per L’Urlo – La poesia dei “sospesi” di Giuseppe Venticinque

30 Ottobre 2019 - Articoli di S.M. Fazio, Recensioni
SMF per L’Urlo – La poesia dei “sospesi” di Giuseppe Venticinque

Da L’Urlo del 30 ottobre 2019

 

La poesia dei “sospesi” di Giuseppe Venticinque

Il poeta catanese, è il primo a bissare consecutivamente il premio Carmelo Pitrolino

 

Lo scorso agosto, davanti a una platea di più di 900 astanti, alla XVI edizione del Premio Regionale di Poesia “Carmelo Pitrolino”, per la prima volta ha bissato consecutivamente il primo posto nella sezione “Poesia italiana”, Giuseppe Venticinque. Persona umile e disponibile al dialogo, ci ha donandoci una copia della sua ultima pubblicazione, giunta in ristampa in breve tempo, dal titolo La casa dei sogni sospesi, pubblicata per i tipi di Kubera edizioni, della quale oggi parleremo.

L’amore come versi

L’amore è un tema importante per Giuseppe Venticinque. Non quello della rima “sole-cuore-amore”, anche se qualche sfumatura resiste ancora, bensì quella del platonico, e all’opposto, quella dell’universale condivisione.

 

 

 

Effige del Premio Carmelo Pitrolino
Effige del Premio Carmelo Pitrolino

Diversità

Con la poesia Diversità, prima volta nella storia del Premio Regionale di Poesia “Carmelo Pitrolino”, si conferma vincitore per il secondo anno consecutivo.

 

In un tempo quotidiano
fatto di piccole cose,
nel grande giorno
fatto di niente,
in un posto silenzioso
una voce silenziosa,
una voce diversa
nasce muta la prima volta.

Viaggia verso i segni dei gesti,
nel paese dei mostri,
da qui non si passa

guarda fuori, fatti viva
noi figli di un figlio unico
a quale bocca del silenzio
canteremo nelle case del cielo,
su quale fazzoletto bianco
asciugheremo
il piano muto perfetto.

In questa notte che voce non ha,
le mani per aria alzeremo, si sa
e domani ancora voce
avrò
per parlare
per gridare 
per cantare
per lodarti
per dirti rimani
e domani ci sarai,
quando guarderò le mie mani.

 

Dall’aridità della vita alla bellezza della resurrezione nella sua poesia

Giuseppe Venticinque
Giuseppe Venticinque

Così si presenta questa nuova opera di Giuseppe Venticinque. Forte, dura, decisa, a tratti arida, per approdare flebilmente, verso la regolarità e accettazione della vita nella sua contemporaneità, sino a spingersi allo stato di gioia e gaiezza, nella sua poesia diventa carne e verbo, al fine di intravederlo per sperarne miglioramenti con uno sforzo di umanità.

 

 

 

 

 

 

 

Del dubbio dell’afflizione

Tra le nuove opere proposte nel bel volume La casa dei sogni sospesi, si scova una marcia del dubbio: Giuseppe Venticinque infatti, tra silenzi, armate vitali, misericordia e eros, sfiora il creato, per abbellire e consacrare l’amore nella sua normalità, ed ecco il dubbio dell’afflizione della poesia di chi se ne droga il diritto, quando invece la uccide, con la vergogna di farsi aprire un libro con una nota di un personaggio popolare, innanzi al quale recitano la loro “pudicità”, o il loro terrore. Il poeta, che è Dio in terra (Carmelo Andrea Bruno, cfr.),  grazie ad una speciale poesia dal titolo “Sfiorando il tuo seno”, tocca l’apice di ciò che negli anni si è guadagnato: encomi, riconoscimenti, premi.

 

 

 

 

Mogol

La sua poesia Legami l’anima, è inserita nel volume “CET scuola autori di Mogol” pubblicato nel 2018 da Aletti editore.

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