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L’aragosta (Il Venerdì di Francesco Das Atmananda)

6 Febbraio 2016 - Il Venerdì

Quando il mondo fu creato e con esso tutti gli animali, una certa aragosta decise che il Creatore aveva fatto un errore.
Così fissò un appuntamento per discutere con Lui la questione.


“Con tutto il dovuto rispetto”, disse l’aragosta, “vorrei protestare per il modo in cui hai disegnato il mio guscio. Vedi, non appena mi abituo al mio rivestimento esterno, ecco che devo abbandonarlo per un altro scomodo, e oltretutto è una perdita di tempo”.
Al che il Creatore replicò: “Capisco, ma ti rendi conto che è proprio il lasciare un guscio che ti permette di andare a crescere dentro un altro?”
“Ma io mi piaccio così come sono”, disse l’aragosta.
“Hai proprio deciso così?”, chiese il Creatore. “Certo”, rispose l’aragosta. “Molto bene”, sorrise il Creatore, “d’ora in poi il tuo guscio non cambierà e tu continuerai ad essere così come sei ora”. “Molto gentile da parte Tua” disse l’aragosta e se ne andò.
L’aragosta era molto contenta di poter continuare ad indossare lo stesso vecchio guscio, ma giorno dopo giorno quel che prima era una leggera e confortevole protezione cominciò a diventare ingombrante e scomodo. Alla fine arrivò al punto di non riuscire neanche più a respirare dentro al vecchio guscio. Allora, con un grosso sforzo, tornò a parlare al Creatore.
“Con tutto il rispetto”, sospirò l’aragosta “contrariamente a quello che mi avevi promesso, il mio guscio non è rimasto lo stesso. Continua a restringersi sempre di più”.
“No di certo”, disse il Creatore, “il tuo guscio potrà essere diventato più duro col passare del tempo ma è rimasto della stessa misura. Tu sei cambiata dentro, all’interno del guscio”.
Il Creatore continuò: “Vedi, tutto cambia continuamente. Nessuno resta lo stesso. E’ così che ho creato le cose. La possibilità più interessante che tu hai è quella di poter lasciare il tuo vecchio guscio, quando cresci”.
“Ah… Capisco!”, disse l’aragosta, “ma devi ammettere che ciò è abbastanza scomodo”.
“Si”, rispose il Creatore, “ma ricorda… ogni crescita porta con sè la possibilità di un disagio… insieme alla grande gioia nello scoprire nuovi aspetti di sè stesso. Ma non si può avere l’una senza l’altra”.
“Tutto ciò è molto saggio”, disse l’aragosta.
“Se permetti, ti dirò qualcosa ancora”, disse il Creatore. “Te ne prego!”, rispose l’aragosta.
“Ogni volta che lascerai il tuo vecchio guscio e sceglierai di crescere, costruirai una forza nuova in te. E in questa forza troverai nuova capacità di amare te stessa e di amare coloro che ti sono accanto… di amare la vita stessa.

Considerazioni personali:
Bellissima parabola che si presta a tante profonde considerazioni.
La prima che affiora nella mia mente è quella relativa ai cambiamenti.
Molto spesso i cambiamenti ci infastidiscono, vorremmo che le cose restassero sempre le stesse e che non si verificassero mai quelle “difficoltà” che modificano la nostra vita.
Ma questo non è possibile e la nostra Anima ce lo fa capire in modi diversi. Per esempio, chi resiste ai cambiamenti della vita, a lungo termine ( ma anche a breve, a seconda dei casi) sviluppa l’ipertensione che rappresenta il tentativo di controllare tutto.
Questo perché l’Anima evolve attraverso i cambiamenti realizzando il Progetto per il quale è venuta in incarnazione.
L’acqua che ristagna alla lunga imputridisce e questo porta alla “morte”.
Se un cambiamento si presenta in un dato periodo della nostra vita, vuol dire che proprio in quel momento sono maturi i tempi e che ciò che appartiene al passato è ormai cristallizzato e quindi va modificato.
Non si può resistere all’evoluzione, anche perché tutto ciò a cui resisti, persiste e si rafforza fino a quando avremo imparato la lezione e consapevolizzato il messaggio in essa contenuto.
Molto spesso il cambiamento è associato ad una crisi. Questo perché la comodità del vecchio conosciuto ci fa percepire il nuovo come ostile. Molte volte, abbandonare ciò che credevamo insostituibile e sul quale avevamo posto le nostre fondamenta, ci aiuta a migliorare la nostra esistenza. Ma, in genere, questo si comprende e consapevolizza dopo.
Accogliere ed abbracciare i cambiamenti, cercando di cogliere il loro lato positivo, ci evita tante inutili sofferenze e perdite di tempo, ritrovando così il nostro Progetto d’Anima, scelto ed accolto prima di incarnarci su questo pianeta.
Inoltre, dopo ogni cambiamento, non saremo più le stesse persone e l’ottica di visione relativa alla nostra vita e a chi ci sta attorno sarà radicalmente cambiata.
Nulla accade per caso nella vita… Attenzione e Accettazione sono le parole chiavi per armonizzarci e sintonizzarci con il flusso della nostra esistenza…

Un abbraccio di Luce e Pace
buon fine settimana per tutti
con Amore Francesco
das Atmananda(G.B.)

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