A Salvatore Massimo Fazio, curiamo, dalla sua lontana Catania, l’ufficio stampa.
E’ persona vischiosa, gentile, di pochissimi sorrisi, nemmeno quelli che si elargiscono per apparenza
o per l’occorrenza. Dedito al lavoro, non ha mai abbandonato il suo mestiere in area psichiatrica e psicopedagogica
perché ribadisce sempre che “certo con ci campo per una botta di culo di un libro”.
Definito da molti come un cinico, indifferente, freddo, sprezzante, scettico, impassibile, impudente, il fondatore del nichilismo cognitivo a noi non appare proprio così.
Quando è in tour e quando presenzia dove lo invitano è ironicamente tagliente, simpaticamente estroverso
ma non supera mai limiti e confini della scortesia. E’ anche vero, accaduto da più parti da Ragusa a Trieste a Messina
(in queste due ultime città, invitato a dialogare sulla sua pars destruens non le mandò a dire ad alcuni dirigenti di una notissima casa editrice che oggi a suo dire “fa mercato con le multinazionali, per poi infangare il nome di altra multinazionale dell’editoria. I politicamente corretti fanno cagare”… necessarie e scontate arrivarono le querele) che le polemiche a toni alti sono arrivati innanzi ad un pubblico impaurito….
Oggi alle 21:40 c.ca ha mi ha telefonato: “Dario, voglio che esca nel mio sito un omaggio ad una persona per bene, non ha importanza che non sia un personaggio pubblico… è il mio sito e deve uscire ciò che ti racconto”.
“Mi mandi una mail, Massimo?”, “No” la sua risposta. E allora attivo il registratore e gli chiedo di parlare.
“Dario oggi, mi sono sottoposto per la prima volta alla prima seduta di ozono terapia per i problemi che si sono aggravati alle 3 ernie discali. L’intervento chirurgico al quale mi sono sottoposto nel 2009 c’entra poco, anzi mi si rimise in piedi in quella occasione.
Mentre mi sparavano in schiena l’ossigeno di ozono, una botta come fosse un sasso si è materializzata, pietrificandomi la schiena.
Ho avvertito sudore e la pressione è scesa a 85. Improvvisamente mi è venuto in mente Carmelo, che preferisco non dire il cognome, che anni fa è morto.
Un uomo per bene. Sua moglie Cinzia, idem per il cognome, e ho ricongiunto tutto alla disgrazia che anni fa mia sorella ebbe a ricevere: anche il suo di marito morì giovine. Ho avuto questa visione. Due famiglie frantumate dal dolore e altrettante famiglie di provenienza affrante.
Ecco Dario, io voglio omaggiare Carmelo, così come possono recitare frasi di tante canzoni “Credo nella reincarnazione” o “Cristo nei vangeli parla di reincarnazione”, ambedue estratti da canzoni dell’amico Franco Battiato, o sempre di un altro amico, Giovanni Ferretti: “Chi sei tu bello come il sole? Chi sei tu più bella della luna? Guardando te conosco la fortuna…” Ecco Dario, io credo che in quel momento di dolore devastante mi son giunti il pensiero di Carmelo e Antonio, il marito di mia sorella Angelita per l’appunto, quasi a darmi conforto. Finita l’infiltrazione e la lunga ripresa, sono tornato a casa accompagnato e dovrò starci per due cicli fermo a casa per almeno un complessivo periodo di mesi 3… proprio adesso che siamo alle porte della rassegna che tanto tempo mi ha preso e che con tanto entusiasmo ho curato…. beh avevo bisogno di chiederti di metterlo nel sito, perché la morte di Carmelo avvenne pochi minuti dopo il genetliaco, 5° o 6° non saprei dirti bene, di suo figlio Piergiorgio. Credo che Dio raccolga i fiori più belli proprio da giovani, sarò ingenuo, ma io credo questo.
Bene Dario, voglio che questa conversazione, forse più un monologo dato che mi stai registrando, sia il regalo per il figlio di Carmelo, ma anche per la famiglia tutta, l’altra figlia e la moglie Cinzia.
Pensi sia doloroso? Non lo è, falla uscire prima della mezzanotte e allega una foto della famiglia di Carmelo, che ho chiesto alla moglie se potevo e mi ha dato l’ok….”.
Trascrivo così come da sbobbinamento, omettendo i saluti, perché Massimo, ti saluta d’improvviso, quasi che uno s’aspetta altre parola e invece ti tronca con un CIAO e riattacca la cornetta.
Salvatore Massimo Fazio, ci da lavoro e ci fa riflettere, è filosofo d’altronde, si cinico, duro, impassibile e tutto quello che si vuole dire sul suo pensiero. Sta di fatto che ha un cuore fragile e seppur asserisce di non desiderare bambini e animali in mezzo alle palle, ha vissuto con due tartarughe, altrettanti cani, i gatti… e oggi in questo suo modo particolare vuole augurare il buon compleanno a Piergiorgio perché è la consecutio diretta dell’amico Carmelo. Piergiorgio è un bimbo e anche noi della redazione ci uniamo agli auguri, prospettando per lui che sia immagine del padre, che non consociamo, ma che definitoci da Massimo “persona per bene” ci da garanzie.
Auguri PIERGIORGIO.